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Considerazioni generali sulla biodiversità

La Regione Liguria e la Provincia di Imperia in particolare ospitano una grande ricchezza in biodiversità, come viene rilevato dai recenti studi per la Rete Ecologica Nazionale eseguiti dall’Università di Roma “La Sapienza” per conto del Servizio Conservazione della Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Nella Liguria di ponente la particolare posizione e conformazione geografica, l’origine geologica e le caratteristiche climatiche hanno creato ambienti ed habitat diversi favorendo la convivenza di ecosistemi tipicamente mediterranei e condizioni completamente alpine.
Le Alpi Liguri sono state annoverate tra i dieci  biodiversity hotspots del Mediterraneo (Médail & Quézel, 1999).
Si ritiene doverosa una premessa. Il termine “biodiversità” è entrato nell’uso, non solo strettamente scientifico, ed è spesso anche abusato.Cartello descrittivo del SIC
Esistono diversi aspetti della biodiversità, intendendo con questo termine la ricchezza in specie di un determinato ambiente. Una biodiversità quantitativa, ovvero la presenza in un ambiente di molte specie animali e vegetali, non implica, necessariamente, valore degli habitat e qualità ambientale. Il valore biologico di un determinato territorio dipende viceversa dalla ricchezza che questo possiede in specie significative, ovvero importanti per qualche valore intrinseco, ad esempio a fini conservazionistici o per peculiarità scientifica o perché rare e perciò protette dalla normativa. La significatività delle specie presenti nel Sito di Pompeiana risiede soprattutto nella loro origine biogeografica, l’appartenenza al bacino mediterraneo-occidentale, e nell’essere protette dalla normativa (Legge Regionale 22 Gennaio 1994 n.4 “Tutela della fauna minore”, poi sostituita dalla Legge Regionale 10 luglio 2009 N. 28 “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità”).