il Pelodite punteggiato
Il Pelodytes punctatus (Daudin, 1802) è un anfibio dell'ordine degli anuri, caratterizzati dall'assenza di coda e da zampe posteriori robuste adatte al salto. All'ordine degli anuri appartengono ad esempio le rane, le raganelle, i rospi. Il corpo dei peloditi è generalmente agile come quello delle rane ma dal corpo verrucoso come i rospi.
Il Pelodite punteggiato è un animale di piccole dimensioni: gli esemplari maschi raggiungono al massimo i 3 cm e mezzo di lunghezza, le femmine 4,5 cm. Il corpo è di colore grigio-verde / verde oliva costellata da punteggiature di un verde più acceso, macchie che hanno ispirato il suo nome comune in ligua inglese: parsley frog, vale a dire rana-prezzemolo.
Questa specie è riconoscibile facilmente anche dalla caratteristica poco comune di avere le pupille verticali anziché tondeggianti, come la quasi totalità degli altri anfibi.
Questo animale presenta due distinte fasi riproduttive, una in primavera ed una in autunno quando, durante e dopo forti e prolungate piogge, gli adulti si recano presso pozze (anche temporanee) per riprodursi. I girini sono pertanto osservabili in queste due stagioni.
Il verso degli esemplari maschi è abbastanza particolare e viene emesso durante il periodo della riproduzione, fase in cui è possibile osservare con una certa facilità gli esemplari adulti, che invece trascorrono il resto della loro esistenza nascosti all'interno di muri a secco, in fessure nei tronchi di albero, sotto grandi massi o in altri luoghi appartati.
Il Pelodite punteggiato è diffuso in Belgio, nella Francia, nella penisola iberica e in alcune zone della Liguria occidentale. La popolazione italiana del pelodite è poco numerosa, tanto che il libro rosso degli animali d'Italia del WWF lo definisce come "l'anfibio italiano meno comune" e auspica fra l'altro la "massima salvaguardia dei siti più minacciati da fenomeni di prosciugamento e distruzione".
Attualmente questo animale è protetto dalla legge della Regione Liguria n°4 del 22/01/1992 e, successivamente, dalla L. R. 28/09 sulla Biodiversità.