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censimento delle specie esotiche

Con il termine "esotiche" si definiscono quelle specie botaniche non originarie di una particolare area geografica o di un particolare habitat.
A volte può capitare che alcune specie, una volta trasferite in altre località, si ambientino e riescano a riprodursi spontaneamente entrando così in competizione con le piante originarie del luogo sottraendo loro spazio e risorse fino, in casi estremi, a soppiantare la flora locale preesistente.
L'attività umana ha contribuito fortemente alla diffusione di specie esotiche. Anticamente le popolazioni seminomadi, portando con loro le sementi utilizzate per il loro sostentamento, trasferivano involontariamente altre specie (p.es. alcune specie di papaveri che spontaneamente nascevano fra i cereali), in seguito i trasferimenti di truppe a cavallo necessitavano dell’approvvigionamento continuo di foraggio, pertanto poteva capitare che un esercito trasferisse foraggio per gli animali anche a diverse centinaia di chilometri di distanza dal luogo di partenza delle truppe. Ma è soprattutto negli ultimi anni, in cui i viaggi e il trasferimento di merce da un capo all'altro del mondo sono diventati eventi ordinari, che il fenomeno delle specie esotiche è cresciuto.

Arum Italicum, fare click per ingrandireSpesso le nuove specie vengono trasferite da un’area a un’altra volontariamente, data la loro bellezza o la loro utilità, a volte invece si tratta di un effetto certamente involontario dell’attività umana.Le specie esotiche che più si adattano al luogo dove sono state introdotte, riescono a crescere, riprodursi ed aumentare la propria presenza sul territorio, entrando in questo modo in competizione con le piante autoctone.Per esempio nella fotografia a sinistra si può osservare un esemplare di Arum italicum in un uliveto dove si è diffuso anche l’Oxalis pes-caprae, una oxalidacea originaria del Sud Africa (notare le piccole foglie a forma di “trifoglio” e il piccolo fiore giallo sullo sfondo). Certamente, in epoca anteriore al XIX secolo, cioè prima dell’insediamento nell’area mediterranea di questa specie aliena, l’Arum italicum non avrebbe dovuto competere per il “possesso” del suolo con questa pianta proveniente dall’altro emisfero.La diffusione delle specie esotiche è un fenomeno che dovrebbe essere monitorato, per meglio tutelare la flora autoctona. Infatti alcune specie esotiche possono diventare invadenti e di conseguenza avere effetti negativi sulla biodiversità autoctona, arrivando a minacciare di estinzione le specie più sensibili oppure alterando la struttura o il funzionamento di un ecosistema.

La sezione ligure della Società Botanica Italiana (S.B.I.) ha intrapreso un censimento delle specie esotiche che si sono insediate nella nostra regione, il progetto è in corso e chi desiderasse conoscerlo meglio può contattare per informazioni Simonetta Peccenini (geobotge [chiocciola] unige.it).