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La presenza della Lucertola ocellata

La lucertola ocellata (Timon lepidus, Daudin 1802)) costituisce una delle caratteristiche più significative del Sito. L’animale è il più grande Sauro della fauna italiana e rappresenta per la Liguria una specie di interesse biogeografico in quanto, diffusa nella Penisola Iberica e nella Francia meridionale, ha come areale italiano soltanto la Liguria occidentale, testimonianza di antichi collegamenti continentali tra il Nord-Africa, la Penisola Iberica, la Francia meridionale e la Liguria attraverso lo Stretto di Gibilterra (le caratteristiche della distribuzione del Sauro si possono evincere dallo schema dell’areale di distribuzione in allegato).
Attualmente la specie sembra distribuita fino al Finalese (particolarmente nell’Altopiano delle Manie), ma dati museali e bibliografici dell’800 testimoniano la sua passata presenza anche nella Liguria di Levante, nello Spezzino e sul Monte di Portofino da dove proveniva un esemplare del 1868 conservato presso il Museo di Storia Naturale “G.Doria” di Genova. A causa di questa sua peculiare distribuzione biogeografica la Regione Liguria ha richiesto per le popolazioni italiane l’inserimento nell’Allegato II della Direttiva “Habitat” come specie prioritaria.Lucertola ocellata
La specie è di solito poco conosciuta dai locali ed è spesso confusa con il ramarro. A Pompeiana interviste fatte in paese alle persone , soprattutto anziane, hanno evidenziato come alcuni la conoscano per averla vista in campagna, probabilmente in ore del giorno in cui, essendo appena uscito dalla tana, l’animale è freddo e poco reattivo. In Liguria di ponente il nome dialettale della specie è “Lagoeu” (la presenza per una specie di un termine dialettale è importante perché ne implica la conoscenza e quindi indirettamente anche la diffusione) .  I maschi raggiungono generalmente i 60 cm di lunghezza, ma si conoscono dimensioni anche superiori; la livrea dei maschi adulti è di color verde erba con ocellature blu ai lati del corpo, da cui il nome volgare della specie. I giovani hanno un aspetto meno appariscente, più piccoli e brunastri con macchie circolari orlate di nero, brune sul dorso e celesti sui fianchi. La maturità sessuale viene raggiunta dai maschi verso i due anni e dalla femmina verso i tre; la durata della vita in natura è di circa sei-sette anni. (Questi Sauri si acclimatano bene nei terrari di cui costituiscono le specie tra le più diffuse a causa della bellezza della livrea, e arrivano ad essere quasi addomesticate essendo piuttosto longeve).
In natura è un animale molto diffidente con una distanza di fuga di circa 100 m, nella maggior parte dei casi si può osservare solo col binocolo. Frequenta preferibilmente le garighe e la macchia e si rinviene in Liguria dal livello del mare fino a un’altitudine di circa 500-600 m. Ama gli ambienti aperti con erba, senza rovi o infestanti, dove sono presenti massi o lastre pietrose su cui distendersi al sole per la termoregolazione; in Liguria di ponente frequenta  anche le zone ad oliveto. E’ una delle lucertole europee più agili nonostante la mole. I maschi sono territoriali e difendono attivamente il loro territorio dagli altri maschi; maschio e femmina conducono una vita di coppia. Le prede preferite sono insetti, piccoli mammiferi e anche nidiacei, serpentelli, bacche e frutta. La popolazione di Lucertola ocellata ligure è in declino a causa dell’azione di disturbo esercitata dalle attività umane e per il degrado dell’habitat. Soffre inoltre, come la gran parte dei Rettili, gli incendi.
A causa delle grandi difficoltà negli avvistamenti esistono pochi studi sulla specie, sia sull’ecologia che sul comportamento, e gli stessi dati di presenza non sono organici, in quanto molte volte l’avvistamento, anche se compiuto da persona esperta,  è troppo fugace per poter essere considerato certo.
In Liguria la lucertola ocellata è protetta dalla L.R. 28 del 10 luglio 2009  “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità” ed è compresa tra le specie “particolarmente protette” di cui all’Art.16 per la cui cattura e disturbo sono previste anche sanzioni.

Per quanto riguarda il Sito di Pompeiana IT 1315922, la presenza di questo rettile costituisce una delle sue caratteristiche più rilevanti. Le segnalazioni principali sono otto, rispettivamente nel 1986, 2000, 2003,  2007, 2010, e ben due nel 2011, all’incirca con le stesse coordinate geografiche. Nel 2012 è stato avvistato un altro esemplare a 2 Km circa di distanza dagli altri (si tratta dell'esemplare visibile nella homepage di questo sito web). Nel mese di giugno 2015 è stato fotografato un altro esemplare da Massimo Pettavino e Rudy Valfiorito.
E’ bene precisare che i Rettili hanno una capacità di diffusione e spostamento piuttosto limitata per cui l’osservazione anche di un solo individuo in una determinata zona implica l’esistenza di una popolazione residente, anche se piccola.
La segnalazione del 1986 riguarda l’avvistamento di un giovane; la segnalazione successiva è del 6/10/2000,  e interessa sempre l’avvistamento di un giovane. Il dato attuale riguarda la raccolta di escrementi, che risultano un segno di presenza molto tipico e univoco, in data 14/10/2003. Questo rinvenimento è importante perché dimostra la continuità nel tempo della presenza della specie. Sono analogamente significative le due segnalazioni precedenti in quanto riguardano individui giovani e la testimonianza dell’avvenuta riproduzione di una specie in un’area attesta un insediamento della stessa nell’area in questione.  La zona delle segnalazioni è costituita dai terreni a fasce con erbe alte frammiste a radi olivi. Nell’area del Sito sono sicuramente presenti altre coppie, per quanto sopradetto e per il fatto che, per supportarsi geneticamente e perpetuarsi nel tempo, una popolazione animale deve essere costituita da un certo numero di individui. Diventa quindi molto importante per la tutela e la valorizzazione del Sito stesso pianificare da una parte studi che possano quantificare meglio la presenza nell’area di questi Sauri e dall’altra incrementare le azioni di protezione ambientale in modo da non alterarne l’ambiente caratteristico. L’iniziativa della Regione Liguria presso l’Unione Europea volta ad ottenere per le popolazioni liguri di lucertola ocellata lo status di specie prioritaria è significativa perché permette di effettuare molto meglio la tutela della specie e anche di conseguire, nel caso di un progetto, finanziamenti più cospicui che permettano la ricerca. Occorre esercitare pressioni in questo senso e richiedere espressamente, tramite il Ministero dell’Ambiente, ai Seminari Biogeografici dell’Unione Europea il riesame dell’elenco delle specie in Allegato II e l’ inserimento delle popolazioni liguri della lucertola ocellata negli Allegati stessi alla luce delle caratteristiche della loro distribuzione.