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Malpolon monspessulanus

Malpolon monspessolanusIl Malpolon monspessulanus è un serpente velenoso opistoglifo (possiede denti veleniferi arretrati, posti in fondo alla mascella) della  famiglia dei colubridi.
Il suo veleno, relativamente debole, non è fonte di pericolo per l'uomo.

Gli esemplari adulti di questo serpente, comunemente chiamato colubro lacertino o colubro di Montpellier,  possono raggiungere i due metri di lunghezza. Diffuso nella Penisola Iberica, il sud della Francia, la Riviera Ligure occidentale, le regioni Balcaniche, l'Asia occidentale e nel Nord Africa, il Malpolon monspessulanus è il più grande serpente opistoglifo europeo. In Liguria è diffuso soprattutto nella zona costiera, sebbene lo si possa incontrare fino a 800 metri di altitudine.

Gli esemplari adulti hanno una colorazione che può variare tra diverse tonalità di grigio, verde e marrone. Le sue dimensioni,  il carattere aggressivo, la testa appuntita e due grandi occhi dalle pupille rotonde gli conferiscono un aspetto minaccioso.
Quando si sente in pericolo, soffia e sbuffa in maniera vistosa e può attaccare l’intruso con la bocca spalancata.
Pur avendo un veleno simile a quello del cobra, la particolare collocazione delle zanne velenifere (opistoglifo) lo rende praticamente inoffensivo per l’uomo, anche se un suo morso prolungato può provocare qualche lieve bruciore e gonfiore locale.

Il Colubro lacertino è un serpente prevalentemente terricolo, diurno e termofilo. Il risveglio, dopo la latenza invernale che inizia di norma a fine ottobre, avviene intorno ai primi di marzo, mentre il periodo riproduttivo a primavera inoltrata. Nella Liguria occidentale la muta avviene a fine giugno.
Animale territoriale, la femmina del malpolon vive all’interno del territorio del maschio; dopo un paio di settimane dalla fecondazione, essa può deporre fino ad 8 uova, solitamente in cavità naturali, sotto pietre o cortecce. I piccoli nascono in settembre e possono già essere lunghi fino a 25 cm.
Le sue dimensioni considerevoli consentono al Colubro lacertino di catturare un gran numero di prede, sebbene le preferenze varino in base all'età e alle dimensioni stesse degli individui: i giovani prediligono piccoli sauri ed insetti e i sauri di piccole dimensioni, mentre gli adulti catturano una vasta gamma di prede: dai roditori (fino alle dimensioni di un piccolo coniglio) agli uccelli , dai sauri (compresa la lucertola ocellata adulta) ai serpenti, anche della sua stessa specie.
La tecnica di cattura varia a seconda della preda: a volte è sufficiente un morso a uccidere la vittima, che verrà poi ingoiata intera; ciò nonostante, con prede di grandi dimensioni il Colubro lacertino uccide avvolgendole con il corpo e trattenendole con la bocca, dopo aver iniettato tramite le zanne velenifere posteriori il veleno, attende che questo agisca.

Malpolon_RivaLigureLa digestione è lenta e dopo un pasto abbondante il serpente deve ritirarsi a riposare, mentre i succhi gastrici fanno il loro compito. Per diversi giorni quindi non catturerà altre prede e trascorrerà gran parte del tempo al sole, per mantenere la temperatura più adatta per le funzioni vitali.

Questo serpente è un grande predatore delle regioni aride o semiaride caratterizzate dalla presenza di cespugli e rocce, ma non di rado lo si trova in ambienti frequentati dall'uomo, in aree coltivate e addirittura nelle regioni sabbiose delle coste coperte di canneti e vegetazione palustre.

Il Colubro Lacertino adulto è predato da molte specie di grandi rapaci come il Biancone (Circaetus gallicus) e L’Aquila Reale (Aquila chrysaetos), ma il suo nemico principale resta l’uomo, che spesso lo uccide quando lo incontra.